Venticinque anni fa nessuno immaginava che un’avventura chiamata
giornate FAI di primavera
sarebbe presto diventata un must.
Quando tutto iniziò
Correva l’anno 1993 quando nacque la prima edizione delle giornate FAI di primavera. Una cinquantina di siti vennero aperti in trenta città, tra cui il convento di Trinità dei Monti a Roma. All’epoca nessuno poteva immaginare il successo di questa iniziativa. Nei venticinque anni seguenti le GFP sono diventate un appuntamento fisso per tutti gli amanti dell’arte e dell’Italia.
GFP: edizione 2017
Quest’anno, il 25 e 26 marzo, sono stati aperti mille siti in quattrocento città. Un evento da festeggiare, da ricordare, soprattutto un evento a cui partecipare.
L’anima e il cuore di queste giornate sono i soci e i volontari, in una parola le persone.
Centinaia e centinaia di visitatori si sono messi in fila per poter vedere i luoghi aperti, non solo perché normalmente sono chiusi al pubblico, ma perché credono nella missione del Fondo Ambiente Italiano. E questo ha dell’emozionante e dello straordinario.
Decine e decine di volontari in ogni sito hanno reso possibile la realizzazione di queste giornate nazionali. Hanno corso e sorriso in barba alla fatica, alla fame, alle frecciatine degli impazienti, al caldo e al freddo.
Le GFP a Roma
Per le GFP di Roma i siti aperti sono stati Palazzo Baldassini, Domus Aurea, Centro studi americani in palazzo Mattei di Giove, auditorium di Mecenate e, come nella prima edizione, il convento di Trinità dei Monti.
Le manifestazioni del 25, per il sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma, hanno portato alla chiusura del centro città. I beni sono stati accessibili solo nella giornata di domenica e tantissime persone sono venute a trovarci. Questo ha reso la giornata ancora più intensa e carica di emozioni.
Convento di Trinità dei Monti
Luogo pieno di storia e di bellezza, dopo molte vicissitudini, è attualmente gestito dalla delegazione romana della Communauté de l’Emmanuel, un’associazione francese fondata nel 1976 da un gruppo di preghiera di rinnovamento carismatico cattolico.
Le opere da vedere
I visitatori hanno potuto ammirare il meraviglioso giardino, il chiostro e i dipinti che abbelliscono il porticato, il refettorio in cui Andrea Pozzo creò il palazzo delle cento colonne e delle opere costruite interamente attraverso giochi prospettici e illusione ottica, le strabilianti anamorfosi dipinte dai padri minimi Emmanuel Maignan (1601-1676) e Jean François Nicéron (1613-1646). Le anamorfosi sono immagini visibili solo da una certa angolazione, ché se osservate da davanti si trasformano in altre figure.
Al primo piano del convento, nel corridoio nord che collega le due anamorfosi, c’è un meraviglioso astrolabio catottrico su parete curva, anch’esso opera di Maignan. Una meridiana a riflessione, ossia priva di gnomone (l’asta che proietta l’ombra sul quadrante), che ha un piccolo specchio posto sul bordo di una finestra oscurata. Lo specchio proietta i raggi solari creando un punto luminoso sul soffitto della stanza. Con calcoli matematici di non poco conto si può sapere l’orario in altre città del mondo.
C’è da perdersi per capire come siano arrivati a realizzare opere così complesse. Insomma, ci si trova ammutoliti davanti a opere di menti brillanti e geniali.
Le GFP secondo me
Queste giornate sono stancanti, lunghe e molto faticose, ma alla fine si è pervasi da una tale soddisfazione che tutto il resto svanisce.
Quando partecipo a questi eventi mi dico che sì, c’è ancora speranza per questo mondo che sembra andare alla deriva. La speranza sta nelle persone che tra mille difficoltà non smettono di impegnarsi per rendere un servizio alla collettività. E in quelle che, tra qualche sbuffo e un po’ di insofferenza, continuano a sostenerci. Da sempre il FAI si impegna per offrire giornate all’insegna della bellezza, della conoscenza, della cultura e della scoperta del patrimonio artistico, archeologico e storico.
I prossimi appuntamenti
In attesa della giornata FAI d’autunno, da non perdere ci sono gli eventi CosaFAIOggi e CosaFAIStasera, organizzati dalla Delegazione di Roma e dal Fai Giovani Roma.
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