Bancarelle, artisti e musica.
Una domenica colorata e allegra al Circolo degli Illuminati.
Il mercatino hippy del Circolo
Al Circolo degli Illuminati, locale notturno in Via di Libetta, domenica 19 febbraio c’è stato un mercatino hippy. I miei amici di Chamak esponevano le loro meravigliose creazioni, con la scusa di salutarli ho fatto un giro fra le bancarelle e qualche fotografia.
I mercatini mi piacciono molto e questo, bello, colorato pieno di gente, non mi ha delusa. C’erano sorrisi, musica, allegria e tanta voglia di condivisione. Tutto era dedicato all’artigianato, al riuso di materiali, al benessere e pure al divertimento – che serve sempre – grazie alle esibizioni degli artisti di strada.
Un giro tra le bancarelle
Tra i banchi si trovava di tutto un po’. Vestiti, anelli, collane, bracciali, orecchini tutti fatti a mano. Piccoli oggetti decorativi e d’arredo, accessori come cappelli-sciarpe-borse, pupazzi di pezza, candele profumate. L’aria quasi primaverile e il sole alto hanno fatto da perfetta cornice alla bella atmosfera che regnava.
C’erano artisti, non solo di strada, come i ragazzi che hanno scritto il libro Il custode delle cronache perdute, un fantasy in cui Zetar, androide narrante, racconta la storia di un famoso circo itinerante, la Carovana delle meraviglie. E la bravissima Agata Trifilo’ che dipingeva i volti dei bimbi, perché se non ti mascheri mica è Carnevale. Entrando sembrava di arrivare a una festa, quelle dove incontri, chiacchieri e conosci. No, non è stato per niente il solito mercatino.
Artisti di strada… Donamora
Ho assistito anche all’esibizione di un’artista di strada simpaticissima. Donamora sul palco con ‘na scarpa e ‘na panchina. Lei è meravigliosa e bravissima, tra le sue specialità teatro fisico, manipolazione e hula hoop.
Il personaggio in scena, Bon Bon Rouge, è una dolce fanciulla che vaga con uno zaino grosso e pesante. Lì dentro custodisce tutto il suo mondo, scarpa e panchina incluse.
Questa poliedrica artista, con numeri e acrobazie, ha saputo trasformare e ravvivare l’atmosfera post-pranzo – mica un’impresa da niente eh –, prima calma e un po’ assonnata, poi eccentrica e allegra.
Lo spettacolo è stato molto divertente, ridevano proprio tutti, grandi, piccini e pure io dietro al mio obiettivo. Alcuni spettatori sono diventati co-protagonisti salendo sul palco e aiutando Donamora durante l’esibizione.
E così un’altra domenica romana se ne è andata via serena e rilassata tra cose belle, gente sorridente e acrobazie.
Leave A Reply