Poco più di ottanta pagine, poco meno di due ore.
Una miriade di domande in cerca di risposta, ma che sia collettiva.
Sparwasser e l’Aperilibro
Roma pullula di circoli arci, di circoli di ogni tipo in realtà, ma alcuni più di altri si impegnano per rendere un servizio alla collettività. Tra questi segnalo lo Sparwasser. Si trova in un quartiere molto popolare, il Pigneto. Tra le iniziative a cui danno vita quotidianamente i ragazzi del circolo c’è l’Aperilibro, un incontro a tu per tu con autori di opere che trattano temi di rilevanza sociale. Lunedì 27 febbraio è toccato a Michela Murgia con Futuro interiore.
Michela Murgia e Futuro interiore
Michela Murgia non ha bisogno di presentazioni, per chi non la conosce vi rimando alla sua fanpage. Qui vi parlo di Futuro interiore che non è un libro, ma un pamphlet. Lei lo definisce un discorso, una domanda che pone a un soggetto plurale e che spera possa generare una risposta collettiva.
In queste poche pagine richiama la sua generazione, i quaranta-cinquantenni, alla consapevolezza e all’azione. Lo fa in modo sintetico, ma incisivo e concreto, analizzando situazioni con cui si confrontata e riassumendone i punti nodali.
Futuro interiore parla di …
In questo lavoro l’autrice tocca brevemente, ma con profondità, molti temi: dal lavoro alla politica, dall’immigrazione alle prospettive future per i giovani e non solo. Tutto è legato da un fil rouge: la necessità di ricominciare a interessarsi di ciò che accade nel mondo, soprattutto il mondo a noi più vicino, e di ritrovare stimolo e interesse alla partecipazione attiva.
Durante il suo intervento ribadisce concetti come l’appartenenza che mette sulla bilancia al posto della tanto discussa integrazione, di cui ignoriamo i reali costi in termini umani – non puoi tollerare che la tua presenza qualificante squalifichi qualcun altro –, la politica partecipata e che parte dal basso perché solo così si può creare una possibilità di cambiamento – la gente si interessa della politica se la politica si interessa della gente –, e la comunicazione in tutte le sue declinazioni nei rapporti sociali – il linguaggio esprime e restituisce rapporti di potere.
Cosa mi è rimasto addosso
Una serata carica di emozioni, di quelle che non possono rimanere sopite. Rendersi conto che esistono ancora persone che al futuro ci tengono e non solo per loro, che si investono per la collettività e sono felici di confrontarsi con il prossimo, è bello.
Una serata che ha mandato a casa tante persone con mille spunti di riflessione accesi in testa. Io Michela l’ho scoperta tardi, mea culpa, però mi ha affascinata subito e mentre il giorno seguente leggevo il pamphlet, non so se a voi è mai successo, mi sembrava di sentire la sua voce.
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