“Bisogna trovarsi in uno stato di equilibrio perfetto per non lasciarsi squilibrare dagli squilibri.”
Romain Gary
Lo yoga
Vi ricordate quando vi ho parlato del centro olistico Essere & Divenire, quello che ha inaugurato a marzo a Castelverde? Da qualche tempo ho iniziato a frequentarlo assiduamente, non solo perché Emanuela è una mia carissima amica, ma perché passare tutto il giorno davanti a uno schermo piatto, a lavorare e far muovere solo le idee, non è salutare.
Lo yoga è una pratica molto antica, i suoi benefici sono riconosciuti a livello globale e ne esistono molte declinazioni. Per capire quanto venga considerato salutare, basti pensare che molte scuole lo stanno introducendo nei loro programmi di attività.
Io, che sono andata alle elementari quando ancora si potevano chiamare così senza che nessuno di offendesse e quando c’era una sola maestra per classe, ho avuto la fortuna di praticarlo per cinque anni. La mia maestra era splendida e si unì alle altre quattro del nostro stesso anno dandoci possibilità che altri non hanno avuto. Ognuna aveva un’attitudine spiccata in un campo e così si organizzarono per farci fare attività, oltre quelle decise dal ministero, come inglese, canto, recitazione e yoga. Lo so, sono stata fortunata, anche se a vedermi ora non si direbbe che lo abbia già fatto in vita mia!
Tornando allo yoga, fa bene, fa sentire bene e crea legami connessi in modo indissolubile alla fiducia.
Workshop: Acroyoga
A Essere & Divenire non ci sono solo i classici corsi, quelli che trovate tra le attività sul sito, ma si organizzano workshop interessanti su temi vari legati al benessere. Sabato scorso c’è stato acroyoga con l’insegnante Anastasia Khan.
La parola incute timore e curiosità, a dirla tutta anche la pratica ha lo stesso effetto. L’acroyoga nasce in America, circa dieci anni fa, dall’incontro di tre discipline differenti: la ginnastica acrobatica, lo yoga e il massaggio thailandese.
Per praticarlo si deve essere in tre. Gli elementi che consentono di allenarsi in questa disciplina sono: la base, che sta sotto e sostiene, il flyer, che sta sopra e insieme alla base crea le posizioni e lo spotter, che osserva da fuori mantenendo uno sguardo oggettivo e intervenendo, se occorre. Centrali sono la fiducia e l’ascolto dell’altro, ma anche di sé, la respirazione e, come è facile intuire, l’allenamento allo sforzo e alla resistenza. E poi c’è l’equilibrio, centrale in qualunque pratica yoga.
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