“L’Italia potrebbe essere il giardino culturale d’Europa.”
Flavio Enei
La premessa di un post in cui parlo della prima conferenza stampa a cui ho partecipato potrebbe risultare così lunga e articolata da sembrare essa stessa il post. O lasciarmi incastrata in un vicolo cieco. Ho deciso che rimando qualcosa alle conclusioni, taccio su qualcos’altro e dico due parole solo sulla frase scelta per l’apertura.
È stata pronunciata da Flavio Enei, direttore del Museo del Mare e della Navigazione Antica, durante il suo intervento. Credo sia la perfetta sintesi della speranza che hanno in molti, primo fra tutti il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
Restituire ai cittadini un castello, bene pubblico rimasto chiuso per anni, realizzando al suo interno un ostello e un polo museale, sono imprese rese possibili grazie all’indirizzo che durante il primo mandato ha deciso di dare alle politiche per la valorizzazione del territorio.
24 aprile: la conferenza stampa
La casa del nostromo nella rocca di Santa Severa, la cui gestione è affidata a LAZIOcrea, pochi giorni fa ha ospitato la conferenza stampa per l’inaugurazione dell’ostello.
In un caldo martedì di aprile, che ha fatto pregustare l’aria estiva, Zingaretti ha presentato alla stampa la struttura di cui era stata annunciata l’apertura lo scorso novembre. Al suo fianco c’erano alcune delle persone coinvolte nella realizzazione del progetto: Alessandra Sartore, assessore regionale a Bilancio, Patrimonio e Demanio, Enza Caporale, comissario del Comune di Santa Marinella e Flavio Enei.
Durante la conferenza sono stati messi in luce diversi aspetti che fanno di questo progetto un’eccellenza: aver “salvato” un bene pubblico dalla vendita a privati; un meticoloso lavoro di integrazione tra vecchio e nuovo, nel rispetto dello stile sobrio e lineare della struttura già esistente; l’inserimento dell’Innovation lab (realizzato con il contributo di Volkswagen Group Italia).
Questo castello è destinato a essere un polo culturale di riferimento per tutta la comunità.
Un progetto di tale portata, realizzato in tempi brevi, dimostra una cosa “semplice” che spesso viene resa difficile se non impossibile: fare bene si può e si deve. Valorizzare l’inestimabile patrimonio posseduto dal Lazio e dal resto d’Italia per renderlo fruibile a tutti, dovrebbe essere tra gli obiettivi principali di ogni amministrazione locale e nazionale.
L’ostello nel castello
In un altro post ho parlato del castello, quindi non mi ripeto e vi parlo dell’ostello. Mi verrebbe da dire meraviglioso, ma credo sia riduttivo. Io sono cresciuta a Sabaudia e posso assicurarvi che soggiornare in riva al mare, a prezzi contenuti, non è cosa da poco.
Trovate 14 stanze, per un totale di 42 posti letto, spazi comuni come cucina e lavanderia. Free wi-fi, che supponiamo sia ovunque nel 2018, ma non è sempre così. Tutto quanto inserito in una cornice fantastica, con personale cortese e sorridente (e anche questo scontato non lo è mai). Le stanze sono luminose, non solo per il contesto, ma per la scelta dei colori e degli arredamenti. La fusione tra interno ed esterno è perfetta. Io, se solo si potesse, mi trasferirei immediatamente. Basta chiudere gli occhi e la fantasia vola alta sulla leggera brezza marina. Qui si respira romanticismo a pieni polmoni.
Se volete “saperne di più”, consultate la pagina delle prenotazioni. Vi segnalo anche che dal 3 al 6 maggio ci sarà l’evento Battle of the Nations.
Ringraziamenti
Vorrei ringraziare l’ente per il turismo della Regione Lazio – Visit Lazio – per tutte le iniziative di valorizzazione e promozione del territorio che realizza. Da diverso tempo prendo parte agli eventi che lo staff organizza e sono sempre splendide occasioni di scoperta delle bellezze che abbiamo a portata di mano. Grazie a Rosella Presciuttini, responsabile ufficio stampa castello di Santa Severa.
Chiudo con un ringraziamento particolare a Barbara Barillà, social media manager di Visit Lazio, per l’invito. Fino a qualche giorno fa di partecipare a una conferenza stampa non mi era mai capitato.
Leave A Reply