Il nostro patrimonio artistico e culturale
va difeso e diffuso.
La Regione chiama un gruppo di instagramer a raccontare
il castello di Santa Severa e la sua storia,
tra scatti ed emozioni.
Regione Lazio e instagramer
L’ente per il turismo della Regione Lazio – Visit Lazio – si è affidato ancora una volta agli instagramer per raccontare il territorio. Sabato 23 giugno infatti siamo stati invitati a visitare un luogo magico e meraviglioso vicino Roma: il castello di Santa Severa.
Anche in questa occasione l’organizzazione si è confermata di alto livello, impeccabile e curata nei minimi dettagli. Un grazie speciale va a Barbara Barillà, social media manager di Visit Lazio. Per la diffusione dell’evento ha collaborato anche il team del Lazio dell’associazione Yallers, di cui sono socia. L’instameet, oltre a essere stato ricco di sorprese, affascinanti scoperte e gustosi prodotti locali, ha regalato ai partecipanti l’emozione di provare uno sport acquatico: il surf.
Il castello di Santa Severa
Un concentrato di storia e mistero, tremila anni davanti ai nostri occhi, sotto i nostri piedi, intorno a noi. Un riassunto velocissimo per dirvi che il castello, così come lo vediamo oggi, risale al XIV secolo. Molto prima però (intorno al VII secolo a. C.) lì nasceva Pyrgi, uno tra i più importanti scali marittimi etruschi. La zona poi passa in mano ai romani e con loro cambia funzione, da fortificazione militare a residenza di ricche famiglie romane.
Per circa cinquecento anni viene gestito dall’ordine del Santo Spirito, e in questo periodo nasce il borgo. Durante la II guerra mondiale funge da base strategica dei tedeschi e poi diventa proprietà dell’azienda sanitaria locale e infine della Regione. Nel 2014 la Regione decide di riaprire il castello al pubblico nel periodo estivo, da fine giugno anche in orario serale.
Un instameet un po’ salato, ma al punto giusto
L’instameet è iniziato con una bella lezione di surf. Solo alcuni si sono lanciati in questa prova. Io sono rimasta sulla riva, tranquilla e piedi a mollo, a fare foto ai provetti surfisti.
La possibilità di imparare i primi passi, come si sceglie una tavola, come si imbraccia e si porta fino in acqua e poi sdraiarsi in mare su di essa, è stata offerta da Alessandro Marcianò di Italia Surf Expo. I ragazzi che hanno seguito in acqua Alessandro – recordman italiano con un’onda di 18 metri cavalcata a Nazarè, in Portogallo, nel dicembre 2015 – si sono divertiti e hanno dato prova di grande agilità. Si sono messi in piedi sulla tavola e ci sono anche rimasti, più o meno.
A tal proposito vi segnalo che dal 21 al 23 luglio, proprio accanto al castello, ci sarà il Surf Expo. Si tratta della più grande manifestazione d’Europa dedicata alla surf culture ed è proprio Alessandro che la organizza da quasi vent’anni.
Il castello e le sue ricchezze
Dopo l’adrenalina del surf siamo passati alla visita guidata del castello. Per gestire al meglio il tour, ci hanno divisi in gruppi più piccoli. Io ho seguito Magda, una guida molto attenta e generosa nel raccontare anche i piccoli particolari. Ci ha mostrato i punti più significativi dell’intero complesso, dal borgo medievale fino al belvedere. Da qui si gode della veduta panoramica sulla riserva naturale regionale di Macchiatonda, area archeologica protetta.
Terminato il primo giro di visita ci siamo riuniti agli altri nel Cortile delle Barrozze per degustare vini e prodotti gastronomici offerti dalla Cantina Cerveteri. Io ho assaggiato il Vinae Grande e mangiato di tutto un po’. Buonissima, ogni cosa.
Dopo il cibo è proseguito il tour: la cantina della casa della legnaia dove abbiamo ascoltato un brano di Rutilio, la casa del nostromo sotto cui si cela una necropoli di epoca romana, la chiesa paleocristiana dedicata a Santa Severa scoperta per pura casualità, il battistero e la chiesa di Maria Assunta.
Inutile dirvi che ogni angolo del castello ha una storia da raccontare. Per sapere tutto sui luoghi, la storia, gli eventi e i servizi c’è Santa Severa il castello baciato dal mare.
La notte, le stelle e la costa dalla torre saracena
Cala la sera e si iniziano a vedere le prime stelle, piccole, lontanissime. Il borgo si tinge di colori diversi e la torre saracena sembra ancora più imponente.
Dulcis in fundo, sempre. Sulla torre, a piccoli gruppi di otto, ci attende l’ultima tappa di questa bellissima giornata al sapore di mare e di storia. È incredibile il litorale visto da lassù. Le luci sulla costa, il frangersi delle onde, un tetto blu punzonato di stelle, il borgo immerso nel silenzio. La chiusura di questo instameet è stata senza dubbio la più romantica di tutte.
Se anche voi avete voglia di una bella giornata al mare con un finale alternativo, qui potete farlo. Dopo esservi immersi nel mare e nel sole, fate un tuffo nella storia passeggiando tra le mura del castello.
2 Comments
complimenti Elisa …. sempre molto delicata e precisa …… direi anche romantica ….
Grazie Massimo, è sempre un piacere e un onore ricevere apprezzamenti così.
Un caro saluto